Analisi della Variabilità Genetica

 

La caratterizzazione e la valutazione della variabilità genetica possono fornire un utile strumento di indagine per l’individuazione di adeguate strategie nella corretta gestione del patrimonio genetico di popolazioni. Gli strumenti forniti dalla biologia molecolare consentono di approfondire le conoscenze relative al livello di variabilità ed alla stratificazione genetica della popolazione allo studio. Gli studi più recenti, realizzati mediante tecniche di indagine genomica, pur confermando, in generale, le relazioni filogenetiche tradizionalmente accettate, consentono, in alcuni casi, di evidenziare anche nuove inattese connessioni tra razze o gruppi di razze. In aggiunta, lo studio diretto del genoma consente di integrare le informazioni genealogiche relative alla struttura genetica presente in seno ad una popolazione. Questo permette di raggiungere elevati livelli di accuratezza nella stima dei principali parametri demo-genetici che, soprattutto per popolazioni a contenuto effettivo numerico, costituiscono gli indicatori fondamentali per la verifica di una corretta gestione delle risorse disponibili. Le attuali conoscenze e la possibilità di indagare direttamente il genoma degli animali, al fine di evidenziare, sia il reale livello di variabilità genetica oggi esistente all’ interno delle popolazioni allo studio, sia la possibilità di monitorarne l’andamento negli anni a venire, costituiscono un mezzo potentissimo che  fornisce la Genetica Molecolare. L’uso di marcatori genomici si è rivelato uno strumento estremamente utile in conservation genetics, consentendo, a partire direttamente dalle informazioni molecolari, la stima di parametri fondamentali quali la taglia effettiva di popolazione, l’individuazione della presenza di bottleneck e la determinazione del contributo dei fondatori (founder effect) nella storia della popolazione, la stima del livello di inbreeding degli individui, la presenza di flusso genico ed admixture con altre razze, la presenza di stratificazione genetica all’interno della popolazione ed ancora la stima di parametri per la valutazione della variabilità intra-razza quali gene diversity ed allelic diversità. Lo studio del polimorfismo genetico a livello del DNA genomico mediante l’impiego di un set di marcatori microsatelliti permette di valutare il polimorfismo di una parte sufficientemente ampia e rappresentativa dell’intero genoma e di studiare la variabilità genetica fornendo la stima del livello di eterozigoti e della consanguineità. Lo studio della Variabilità Genetica intra-popolazione e tra popolazioni, permette di valutare sia l’originalità genetica di una razza che i legami genetici che possono intercorrere tra razze diverse ed appartenenti alla stessa specie.

Sulla base delle analisi genomiche effettuate mediante l’impiego di marcatori molecolari STR (Short Tandem Repeat), ilLaboratorio di Biotecnologie Genetiche dell’ Università di Pisa, ha indagato la Variabilità Genetica mediante metodiche di Genetica Molecolare delle seguenti popolazioni:

Le principali razze bovine da carne nazionali ed internazionali (Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana, Piemontese, Charolais, Limousine). Per queste razze sono state effettuate inoltre le stime delle rassomiglianze genetiche tra singoli individui e tra razze. L’applicazione del Genotipo Multilocus Individuale ha reso possibile la definizione di sottopopolazioni a priori ed a posteriori, allo scopo di meglio definire la struttura genetica delle popolazioni in esame. – Finanziamenti ARSIA, ARAM, Ministero della Salute –

  1. Le popolazioni bovine autoctone della Regione Toscana: Pontremolese, Garfagnina, Calvana. Anche la variabilità genetica di queste popolazioni è stata indagata con il suddetto approccio di studio – Finanziamento ARSIA –
  2. La popolazione Asinina dell’AmiataFinanziamento PRIN –
  3. La razza Ovina MasseseFinanziamento ARSIA –
  4. Le razze ovine Autoctone dell’Italia Meridionale Continentale: Altamurana, Bagnolese, Gentile di Puglia, Laticauda, Leccese. -Finanziamento Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali-